Dopo il via libera della Camera, il decreto Milleproroghe è stato approvato anche dal Senato. Renzi: “Il governo dei rinvii“.
Il Milleproroghe è legge. Dopo essere stato approvato dalla Camera, questo pomeriggio il decreto ha ottenuto l’ok anche da parte del Senato, con 151 voti favorevoli, 93 contrari e 2 astenuti, come riferito dall’Ansa. Dichiarata inammissibile la richiesta di voto segreto avanzata dal Partito democratico. Già ieri l’Aula aveva respinto anche le pregiudiziali di costituzionalità presentate dalle opposizioni al disegno di legge di conversione del decreto.
Il Milleproproghe è legge: passa al Senato con 151 favorevoli
Nelle scorse settimane il dibattito si era acceso su uno dei punti più controversi del decreto, quello relativo al bando sulle periferie, con un taglio da oltre un miliardo. Il premier in persona si è impegnato con i Comuni per ripristinare i fondi, ma l’accordo non è stato accolto nel decreto legge. Questo ha fatto scaturire le proteste dell’associazione dei sindaci, che ha deciso di sospendere le relazioni istituzionali con il governo.
Renzi contro il Milleproroghe: “Il governo del prendere tempo“
Duro l’attacco al governo del senatore del Pd Matteo Renzi nel motivare il no del suo partito al via libera al decreto Milleproroghe: “Votiamo no per ragioni di metodo e di merito. Per il metodo, perché nella scorsa legislatura M5s e Lega hanno più volte chiesto di non procedere con il decreto Milleproroghe. Voi non solo appena al governo avete cambiato posizione, ma addirittura raddoppiato con un milleproroghe ad agosto, che segna una precisa scelta politica: rinviare, prendere tempo, non dare le risposte ai cittadini“.
L’ex premier ha quindi proseguito: “Il governo ha punti di riferimento televisivi: a Palazzo Chigi c’è un ex ‘Grande Fratello’, il ministro dell’Interno ha aperto un avviso di garanzia come fosse stato ‘C’è posta per te’. Le vostre promesse elettorali sono degne di uno ‘Scherzi a parte’, perché hanno ingannato i cittadini. E non sarà la maleducazione di qualche interruzione a negare la realtà“.
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